Puglia

La Puglia è la casa della Famiglia Siciliano, che coltiva i suoi uliveti dal 1776 edove si producono le sacre gocce dell’Olio Amuì. La regioneè conosciuta in tutto il mondo per le sue magnifiche ricchezze culturali e naturalie per il suo forte legame con gli ulivi, molti dei quali millenari.

L’ESALTAZIONE DEL MEDITERRANEO

Il terroir della Puglia, perfetto per la coltivazione degli ulivi, è un autentico invito ad un’esperienza culturale e gastronomica con l’olio extra vergine di oliva.

È la maggiore regione produttrice di olio di oliva in Italia e la seconda regione produttrice al mondo. Si stimano circa 60 milioni di ulivi nella regione, responsabili di circa il 50% della produzione annuale di olio di oliva del Paese.

Per i pugliesi, ogni goccia d’olio qui prodotta è considerata preziosa come l’oro, “l’oro liquido della Puglia”.

L’Olio Extra Vergine di Oliva Amuì sintetizza l’impareggiabile ricchezza di paesaggi, tradizioni, sapori e diversità pugliesi, che unita alla costante ricerca dell’eccellenza, produce oli dall’incredibile profilo sensoriale e funzionale.

Bari

Bari è il prestigioso capoluogo della Puglia. Conosciuta per la sua architettura unica, la natura esuberante e la cucina tipica, Bari offre esperienze meravigliose ai suoi visitatori e residenti.

La città è divisa tra la città vecchia e la città nuova.
Questa caratteristica è dovuta ad un’aspetto culturale:
fu abbandonata per secoli e poi inclusa nel regno di
Gioacchino Murat, cognato di Napoleone.

La sua cucina stupisce e incanta: possiamo deliziarci con la famosa Focaccia Barese oltre a diversi piatti a base di frutti di mare. Da segnalare l’imperdibile Patata, Riso e Cozze e il Panino con il Polpo. Tutto ciò ancora più prelibato se accompagnato da un extra vergine d’eccellenza come Amuì.

Anche i punti turistici di Bari sono incredibili. Il Castello Svevo del 1132, la Basilica di San Nicola e la Pinacoteca Metropolitana di Bari sono un patri-monio storico e culturale imperdibile e Via Sparano, tradizionale via di famose griffes, attrae ogni giorno migliaia di turisti.

Toritto

Toritto è un comune italiano della regione Puglia situato a circa 20 km da Bari. Con circa 9.000 abitanti, la città è conosciuta come la “Terra dell’olio di oliva e della mandorla”. Qui si trovano gli uliveti che danno origine all’Olio Extra Vergine di Oliva Amuì
e dove si coltivano anche i mandorli della Famiglia.

Con il suo clima mite e la terra fertile, la vita della città ruota attorno alla passione secolare per la coltivazione di incantevoli ulivi e mandorli di qualità rinomata in tutto il mondo. La varietà di mandorle Fillipo Cea, conosciuta anche come “Mandorla di Toritto”, si è affermata come uno dei simboli gastronomici della Puglia per la sua impareggiabile dolcezza e le splendide note aromatiche.

Di origine feudale, la storia di Toritto risale al Medioevo. Tra i punti salienti ci sono il castello della città con la sua torre in stile normanno, oggi patrimonio nazionale, il suo piccolo centro storico e le 5 chiese principali. Dal punto di vista gastronomico, la rinomata “cervellata di Toritto” (salsiccia a base di carni nobili) è protagonista delle feste cittadine e attira turisti da altre regioni.

Otranto

Passeggiare per le strade di Otranto è un’esperienza indimenticabile. Con le sue ricchezze naturali, architettoniche e gastronomiche, è considerata una delle città più belle d’Italia.

Otranto fa parte della penisola salentina ed è bagnata dallo splendido mare Adriatico. Fu una delle città marinare con i maggiori scambi commerciali della Puglia ai tempi dell’Impero Romano ed è il comune più orientale d’Italia.

Tra i magnifici monumenti del centro storico, spicca il castello, teatro di numerosi eventi storici e ispiratore del primo romanzo della letteratura gotica: Il castello di Otranto.

La cucina locale è nota per il sapore unico di vari piatti di frutti di mare accompagnati da buone dosi di olio extra vergine di oliva, che li rende ancora più speciali.

Polignano a Mare

Polignano a Mare è sicuramente una delle città più incredibili della Puglia. Splendidamente scolpita dall’erosione del mare, si trova a meno di 30 minuti di auto dal capoluogo Bari ed è una tappa obbligatoria per chi visita la regione.

Vi ricordate la canzone italiana “Volare, oh, oh, Cantare, oh, oh, oh, oh?”. Il famoso compositore di questa canzone, Domenico Modugno, era di Polignano a Mare.

Nell’itinerario gastronomico non può mancare una delle grandi attrattive della città, il Ristorante Grotta Palazzese, situato in una grotta rocciosa naturale di fronte al mare. Uno dei cibi tipici della città è il panzerotto, un gustoso impasto ripieno che ricorda un piccolo calzone e può essere preparato fritto o al forno. Delizioso!

Alberobello

Alberobello è l’incantevole e mistica “Capitale dei Trulli”. Con un’architettura unica, dal 1996 la città è Patrimonio Culturale dell’Umanità e colpisce per i suoi oltre 1500 “Trulli” che sono una delle cartoline della Puglia.

I Trulli di Alberobello sono tuttora adibiti ad abitazione. Sono uno straordinario esempio di costruzione con tecniche preistoriche e sono realizzati esclusivamente con pietre calcaree tipiche della regione. I tetti hanno disegni misteriosi i cui significati religiosi, mitologici e superstiziosi attirano discussioni e affascinano tutti.

La città iniziò a svilupparsi circa mille anni fa. Cambiò nome in Alberobello nel 1797 al termine del dominio feudale, quando Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli, le conferì il titolo di città regia.

Tra i cibi tipici della città abbiamo l’insalata di polpo, i carciofi sott’olio e i piatti con le melanzane.

Ostuni

Ostuni, la “Città Bianca”, è un’altra perla pugliese di impareggiabile bellezza. La città è costruita sulla sommità di tre colli e le prime testimonianze archeologiche risalgono al Paleolitico Superiore (fino a 10.000 anni fa).

Il centro medioevale presenta vicoli con tipici edifici dipinti interamente con calce bianca, che rende l’architettura di Ostuni magica e unica. La pittura delle pareti con la calce, per il suo potere sterilizzante, ha impedito il proliferare della peste nel XVII secolo e la devastazione della popolazione.

La gastronomia valorizza i prodotti locali, in particolare olio di oliva, vino e mandorle.

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